Se avete esperienza con le ONG saprete di certo che il successo di un’organizzazione non è mai il risultato del lavoro di una sola persona. Naturalmente è auspicabile avere alla guida una persona competente, saggia e preparata, tuttavia lo spirito dell’ONG è di coinvolgere più persone possibile che condividano la stessa vision del mondo. Pertanto quella persona alla guida deve essere un buon leader.
Dev’essere il capitano della nave, ma qualunque sia la situazione in cui ci si trovi quell capitano ha bisogno di un equipaggio.
Prima di proseguire, vediamo insieme quali “tipi” di persone dovreste avere all’interno dell’associazione. Seguire la teoria può essere d’aiuto nel momento di definire i profili delle persone che dovrebbero far parte dell’organizzazione, in cui si decide di investire. Naturalmente ci saranno differenze in base alle caratteristiche dell’associazione (dimensioni, risorse, intenzioni, descrizione del lavoro etc).
Ogni team ha differenti membri che lo compongono. Comprendere i ruoli di ognuno, le loro competenze e abilità, permetterà a tutti di lavorare meglio insieme.
La sinergia del team viene dalla comprension e dall’apprezzamento reciproco!
Uno dei modi più comuni di dividere i ruoli è quello concepito da Meredith Belbin, che identificò 9 ruoli, organizzandoli in 3 categorie:
Ruoli orientati all’azione;
Ruoli orientati alle persone;
Ruoli orientrati alla programmazione;
Come potete vedere, ogni ruolo ha I suoi punti di forza e I suoi punti deboli.
Pensate ora al vostro team e alla strategia che avete progettato.
- Quali di questi ruoli sono già presenti nel vostro team?
- Quali ruoli dovete eliminare?
- Su quali capacità dovete investire?
Tenendo a mente le nuove tendenze del mondo del lavoro e I nuovi comportamenti, si possono definire anche nuovi ruoli come questi:
- Team manager/leader – persona incaricata di prendersi cura del team;
- Persona incaricata della produttività;
- Creativo/incaricato dell’innovazione;
- Influencer.
