ARTO – GRUPPI TARGET – AFFARE CON GRUPPI TARGET MULTIPLI


Per le ONG sembra molto comune avere un pubblico target eterogeneo e.g. utenti e sostenitori.


Un di questi è spesso l’utente finale dei tuoi servizi che solitamente ha un vero bisogno dei tuoi servizi/programmi ed è interessato alla tua causa. Si potrebbe dire che sono emozionalmente coinvolti con la tua associazione ma hanno una conoscenza tecnica limitata o poco interesse a come viene svolto il progetto. L’altro pubblico target sono i sostenitori che supportano il lavoro della ONG da una posizione più “obbiettiva”, cercando altre strade per promuovere e sviluppare alcuni principi o risultati che influenzeranno globalmente la società attuale. Hanno familiarità coni modelli di azione delle ONG e sono più esperti in campo amministrativo e tecnico. Potremmo dire che questi 2 tipi di pubblico target sono attirati alla tua associazione da punti differenti, i primi dal cuore e i secondi dalla mente, e sono entrambi organi importanti.😊

Un simile concetto commerciale che può essere riapplicato alle ONG è la differenziazione del marketing tra B2B (business to business) e B2C (business to consumers).

Nel mondo delle ONG potremmo dire che il B2B è paragonabile ai sostenitori e il B2C agli utenti dei tuoi servizi.


E il marketing richiesto tra B2B e B2C è molto diverso.


Mentre il marketing per B2B è più focalizzato ad informare i compratori e ad offrire una professionalità, B2C è più indirizzato verso la gratificazione istantanea e i bisogni. Sono molto simile a sostenitori e utenti, vero?


Nel marketing verso altri business (sostenitori), gli sforzi che metti nel marketing potrebbero essere più indirizzati verso gli aspetti più formali dei tuoi progetti e su come il gruppo target può perseguire i propri goal strategici attraverso la tua Associazione, mentre per gli utenti potresti concentrarti di più su gli aspetti informali, motivazione, inspirazione e i positivi effetti emozionali qual’ora questi vengano raggiunti.


Anche se dobbiamo essere rispettosi delle evidenti differenze tra questi due gruppi dobbiamo anche sapere che il risultato del nostro lavoro e degli sforzi per comunicare devono essere gli stessi – ottenere l’approvazione compratore/utente/sostenitore.


Il tuo compito è una fine combinazione tra essere capace di coinvolgere le persone e garantire ai sostenitori un’esperienza di qualità perché in fin dei conti:


Tutto riguarda il coinvolgimento Umano


Queste somiglianze tra i gruppi target, oggi stanno diventando sempre più evidenti e importanti grazie alla digitalizzazione.

ARTO – GRUPPI DI OBIETTIVI – AFFARE CON MULTIPLI TG


Il marketing dei tuoi progetti rivolto all’utente finale deve far fronte al nuovo modo di accesso all’informazione.  


Oggigiorno gli utenti finali che non compiono decisioni in modo impulsivo basate sulle poche informazioni disponibili. al contrario, questi sono utenti informati con accesso ad informazioni che riguardato i tuoi progetti o attività le quali possono essere ottenute sia da te sia da altre fonti o anche da altre associazioni.


Il marketing mirato ai sostenitori deve fare leva sul bagaglio emozionale di quest’ultimi. 


Lo sviluppo della globalizzazione e della connettività ha permesso agli investitori di allargare il loro portfolio e ‘scambiare’ tra le diverse associazioni. Per far esaltare la tua Associazione devi applicare alcune leggi del “marketing per utenti finali” – Crea una connessione emozionale con i tuoi sostenitori e sviluppa la loro fedeltà.

Una delle più grandi differenze tra il marketing per il sotenitore e per l’utente finale sono le conseguenze che seguono la decisione di essere legati alla tua Associazione. Per una ONG questo potrebbe significare l’approvazione di un progretto ad esempio (per i sostenitori).


Nel caso dell’utente finale, solo quest’ultimo è penalizzato da un acquisto giudicato negativo, ma nel caso degli investitori, l’acquisito ha effetti sull’intera azienda/organizzazione, di conseguenza si alza la posta in gioco.


La sfida nell’era digitale è che questo tipo di investitori (e utenti finali) hanno una grossa quantità di informazione a loro disposizione per poter fare una scelta informata, che in gran parte, è dovuta al contenuto della campagna di marketing.


Nel marketing per l’utente finale, si richiede una ricerca per stabilire una relazione più professionale invece di una relazione basata su decisioni impulsive – tradizionalmente in ambito business, è una tipica strategia di marketing B2B. Questo significa che non farai più affidamento a video inspirazionali o foto ad effetto ma avrai bisogno di comunicare chiaramente ai tuoi utenti i benefit effettivi di cui possono usufruire.


per entrambi gli utenti (utente finale e investitori) è quindi cruciale fornire informazioni personalizzate – in linea con i tuoi goal, i tuoi bisogni e necessità. Il marketing dei contenuti può esserti di aiuto.


Quello che rende diverso il marketing dei contenuti da qualunque altra forma di marketing o pubblicità è il concentrarsi su contenuti creati e distribuiti per attirare un pubblico ben definito. Questo è un contenuto che gli utenti ricercano attivamente e vogliono usufruirne, rispetto ad una pubblicità generica la quale potrebbe essere evitata volontariamente.


Per procedere con il marketing dei contenuti hai bisogno di essere un esperto sui tuoi gruppi target, quindi procediamo nel vedere come tu possa diventarlo.

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